Intervistato da Emiliano Pretto, per Dire, Paolo Desideri parla del futuro dell’area Tiburtina-Pietralata.
All’interno del Festival BiArch – Bari International Archifestival 2021, presso il Teatro Margherita di Bari, il 7 settembre 2021 alle ore 18:30, l’architetto Michele Beccu interverrà sui temi del Festival.
Per informazioni: info@biarch.org
“Prospettive con orizzonti” è un’installazione site-specific realizzata dall’artista Alfredo Pirri come copertura della nuova Sala Zubin Mehta dell’Auditorium del Teatro del Maggio Musicale Fiorentino, progettato dallo studio ABDR e realizzato dalle imprese Sac spa e I.g.i.t. spa su committenza del Comune di Firenze. L’evento d’inaugurazione si è svolto alla presenza del sindaco di Firenze Dario Nardella, del sovrintendente del Maggio Musicale Fiorentino Alexander Pereira, del titolare dell’impresa SAC S.p.A. l’ing. Emiliano Cerasi, e dell’artista stesso, nel dicembre 2022.
Testo a cura di: Marzia Marandola, Marco Burrascano, Ettore Rocca
Quodlibet, 2021
Nel 1932 Marcello Piacentini viene incaricato del progetto per il Museo della Magna Grecia, i lavori più volte interrotti si protraggono fino al 1956, data dell’inaugurazione. Nei primi anni Ottanta il museo si arricchisce dei Bronzi di Riace e dei Relitti di Porticello assumendo rilevanza mediatica e un incremento notevole dei visitatori. Nel 2009 viene promosso un rinnovamento in vista dei festeggiamenti per i centocinquant’anni dell’Unità d’Italia, inizia così una profonda trasformazione a cura dello studio ABDR Architetti Associati e dell’impresa COBAR conclusa nel 2016, anno dell’inaugurazione del nuovo Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria. In occasione del restauro e ampliamento nel 2010 Alfredo Pirri progetta l’opera permanante “Piazza”. Il volume, con i tre saggi di Marzia Marandola, Marco Burrascano e Ettore Rocca e con un ampio apparato iconografico, descrive e analizza la recente fase di vita del Museo: il suo nuovo allestimento, la sistemazione della corte coperta con l’intervento di Alfredo Pirri e l’apertura di nuovi spazi, fino al suo rinnovato rapporto con la città.
Tratto da Quodlibet